I bambini abbandonati nell' 800

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Filo Fede e documenti

Il luogo di abbandono di gran parte dei bambini era la ruota, un congegno per il quale il bambino veniva deposto in una piccola culla, girante su un perno, collocata esternamente alla porta dell’istituto. Quando il personale interno veniva avvisato che un piccino si trovava nel lettuccio, faceva girare sul perno la culla, e veniva così introdotto nell’ospizio senza che si potesse vedere chi lo aveva deposto, garantendo così l’anonimato a chi lo aveva abbandonato. Il bambino veniva lasciato in questo luogo in genere con un minimo di abbigliamento necessario, che consisteva in pannicelli, camicine, fazzoletti, e poco altro. Inoltre in molti casi veniva lasciato un segno particolare di riconoscimento: una medaglietta, l’immagine di un Santo o altro, oggetti diversi, un foglio con una frase qualsiasi, un biglietto in cui si avvertiva se erano già stati battezzati e si precisava eventualmente il nome che era stato loro imposto. Medagliette, santini, immagini varie, oggetti diversi, erano spesso divisi a metà, questo per consentire un eventuale successivo riconoscimento da parte del genitore o dei genitori. Le amministrazioni dei brefotrofi o gli incaricati comunali che si occupavano degli esposti annotavano scrupolosamente, accanto al numero d’ordine con cui i bambini venivano registrati negli “atti d’ingresso”, tutti questi potenziali elementi di riconoscimento che accompagnavano l’esposto, si riteneva che indicassero la volontà, da parte delle madri, o delle famiglie di rintracciare un giorno i propri figli per ricongiungersi.

Presentiamo di seguito alcuni dei documenti che descrivono e contengono i filo fede dei bambini abbandonati riguardanti gli anni 1868-69-70.

Il documento qui presente rappresenta il certificato del bambino con allegato il filo fede composto da un pezzo di carta fiorita di colore bianca, celeste e nera con tagli particolari all’interno. Inoltre nei documenti viene descritto l'abbigliamento e gli oggetti in dotazione al bambino al momento dell'abbandono; in questo caso il bambino possedeva una camicina a maglia, un pannicello straccio e una fascia formata da un pezzo di tela straccia.





In quest'altro il filo fede raffigura l’immagine, spezzata a metà di un Santino che rappresenta il transito di San Giuseppe; la bimba in questione possedeva una camicina di tela costanza con spighetta nelle maniche, una fanellina a maglia con spighetta in fondo maniche formata a punta, una cordicina di seta, un pannicello, una fascia bianca, un fazzoletto bianco, una cordicina di seta con contorno rosso, una cuffia. Viene messo in evidenziare anche il fatto che la bambina nel momento del ritrovo non possedeva alcun documento.





Il terzo esempio che riportiamo di filo fede, è costituito dalla metà di una medaglietta in metallo con un cordoncino di stoffa nero. Sono indicati gli indumenti posseduti: una camicina, un corpettino, un pannicello, una fascia bianca operata e una cuffia.